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PANDOLFO I MALATESTA
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Pandolfo I Malatesta
STORIA RIMINI
STORIA MEDIOEVALE RIMINI
Pandolfo I Malatesta
Alla
sua morte, avvenuta nel 1317, Malatestino dall'Occhio lasciò al figlio
Ferrantino il governo della città di Cesena, mentre il fratellastro
Pandolfo Malatesta, figlio del
Mastin Vecchio e di
Margherita dei Poltronieri, divenne
il signore della città di Rimini. Egli, nel 1304, conquistò la città di
Pesaro, divenendone il podestà, e si impadronì delle città di Senigallia,
Fossombrone e Fano, che toltagli, in seguito riprese, per esserne cacciato,
a motivo della durezza con cui mise in atto la sua vendetta sui nemici, nel
1320 circa. Pandolfo I ebbe relazioni difficili anche con il Rettore di
Romagna, al quale si rifiutò di fornire truppe e denaro, e con San Marino,
vendutagli dal vescovo di Montefeltro. Gli abitanti di San Marino, infatti,
sostenuti dai conti di Montefeltro, si ribellarono a Pandolfo Malatesta, il
quale dovette ricorrere ad un accordo per potersi dedicare liberamente,
assieme al nipote Ferrantino, alle minacce portate anche a Rimini e a Cesena
dai ghibellini di Romagna e della Marca di Ancona. Fra i suoi acerrimi
nemici vi erano anche i ghibellini della sua stessa famiglia, fra i quali il
nipote Umberto di Ghiaggiolo, figlio di Paolo il Bello, che, con il cugino
Ramberto, figlio di Gianciotto, ordì una congiura ed attentò in diverse
occasioni alla sua vita e a quella del nipote Ferrantino. Pandolfo I,
tuttavia, messo sull'avviso dallo stesso Ramberto, corse a drastici ripari,
egli, infatti, invitò Umberto a cena e lo fece uccidere nella casa stessa
del cugino. Alla sua morte, avvenuta nel 1326, Pandolfo I Malatesta lasciò ai figli
Galeotto e
Malatesta
Guastafamiglia, soprannominato l'Antico o Guastafamiglia, i suoi
domini nelle Marche, mentre signore di Rimini divenne il nipote Ferrantino.
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