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STORIA MONTEBELLO
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Storia Montebello
STORIA RIMINI
STORIA ANTICA MONTEBELLO
Storia di
Montebello
Di origine militare romana, come testimonia il nome Mons Belli (Monte della Guerra), Montebello
conserva una delle più belle rocche di Romagna. La parte più antica del fortilizio risale al XII secolo. Le fonti indicano che nel 1186 la Rocca fu
comperata dai Malatesta, i quali ne potenziarono le difese, trasformando il fortilizio in un vero e proprio castello. I Malatesta rafforzarono le mura,
eressero una torre e trasformarono l'antica pieve in un'armeria. Nel 1371 il cardinale Grimoard descriveva Montebello come una rocca inespugnabile.
Montebello era una fortezza di frontiera, fronteggiante i possedimenti degli eterni nemici Montefeltro, i quali la strapparono ai Malatesta nel 1393.
Nel 1438 Sigismondo Pandolfo Malatesta la riconquistò, riportando il castello tra i domini della casata. Sigismondo Pandolfo, che portò la
famiglia Malatesta all'apice della potenza e dell'espansione territoriale, si inimicò, tuttavia, Papa Pio II Piccolomini, che gli oppose Federico da
Montefeltro. Dopo averlo sconfitto nel 1462, Papa Pio II diede, nel 1463, Montebello come feudo al conte Giovanni Francesco dei Guidi di Bagno. La
famiglia dei conti Guidi di Bagno, resistendo alle avversità, quali il passaggio del Valentino agli inizi del Cinquecento, è tuttora la
proprietaria della Rocca. Una suggestiva leggenda narra che il fantasma di Azzurrina, la figlioletta albina del comandante della rocca, scomparsa
misteriosamente in un cunicolo nel 1375, si aggiri ancora, la notte del 21 giugno di ogni anno che termina con zero o cinque, per le stanze della rocca.
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