|
TERRITORIO DI RIMINI NEI SECOLI XVI-XVIII
Home >
Storia > Storia di Rimini >
Territorio di Rimini nei secoli XVI - XVIII
STORIA RIMINI
STORIA
MEDIOEVALE RIMINI
Territorio di Rimini nel secolo XVI, XVII, XVIII
Nel periodo di crisi generale e decadenza economica che va dal Cinque al
Seicento la città di Rimini, benché decaduta rispetto ai due secoli precedenti, accrebbe, tuttavia, la sua importanza nella Legazione. Il
territorio di Rimini comprendeva il bargellato, insieme delle ville dipendenti direttamente dalla città, ed il contado, con i castelli di
Albereto, Bisanigo, Castel Leale, Cattolica, Cerasolo, Cereto, Gello, Gemmano, Meleto, Misano, Monte Colombo, Monte Gridolfo, Monte Tauro,
Mulazzano, Onferno, Passano, Saludecio, S. Clemente, S. Giovanni in Marignano e S. Savino. La città di Rimini, centro economico del territorio
più fertile della provincia, aveva una economia a prevalente carattere agricolo poiché lo spostamento dei traffici marittimi nel Mare del Nord e
nell’Atlantico, l'egemonia dei Turchi nel Mediterraneo orientale ed il dissesto idrico in Romagna avevano provocato una notevole diminuzione delle
attività commerciali del porto. Il porto di Rimini rimase, tuttavia, il principale porto della Romagna. Vi si commercializzavano grano, olio e vino
locale, diffuso in tutta la Romagna, nelle Marche e persino a Venezia. Esso era inoltre un fiorente centro di pesca.
|
|