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RIMINI ED I PATARINI
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STORIA RIMINI
STORIA MEDIOEVALE RIMINI
Rimini ed i Patarini
Durante i contrasti tra le nobili famiglie di Rimini e gli ecclesiastici per
il controllo della città da parte dell’Imperatore o della Chiesa, ebbero
nella città di Rimini un notevole successo i Patarini, movimento ereticale
contrario alla simonia, considerata una frode, ed al matrimonio dei preti,
abbastanza diffuso, e, comunque, contrario all'incontinenza, vizio
considerato turpe. I Patarini, che sostenevano la necessità della riforma
della Chiesa e divulgavano la loro dottrina di povertà in quanto servizio di
Dio, guidarono l'opposizione popolare contro il clero di Rimini, favoriti
dalla politica ghibellina della città. Il contrasto tra il Comune e la
Chiesa di Rimini, infatti, sono testimoniati da una bolla pontificia e da un
diploma imperiale. Papa Lucio III, nel 1185, ordinò, difatti, al vescovo di
Rimini di mettere in guardia i cittadini di Rimini circa la sospensione
delle funzioni religiose nel caso in cui i magistrati della città di Rimini
non avessero prestato il giuramento, previsto dallo Statuto comunale, che li
obbligava, oltre a far versare la decima alle Chiese, a scacciare dalla
città gli eretici, ed in particolare i Patarini. L'ingiunzione di Papa Lucio III inasprì la posizione del Comune di Rimini nei confronti della Chiesa,
tuttavia, l'imperatore Enrico IV, che, nel 1195, modificò lo Statuto del
Comune e prese sotto la sua protezione il vescovo di Rimini, ripristinò le
norme circa la riscossione delle decime e l'obbligo del giuramento contro
gli eretici. Nondimeno nel XIII secolo, poiché nella città e nel territorio
di Rimini le tendenze ereticali, oltre a quelle contrarie al Papato, erano
molto forti, il controllo religioso fu fortemente incrementato. Arrivarono a
Rimini, infatti, forse nel 1247, i frati eremitani di S. Agostino, prima del
1257 i frati Minori di S. Francesco e, nel 1254, i frati predicatori di S.
Domenico. Papa Innocenzo IV, infine, fu in grado di cercare di sconfiggere
definitivamente gli eretici ed i Patarini solamente dopo avere sconfitto
l'Impero. Due bolle pontificie emesse negli anni 1252 e 1254 esortavano i
cattolici ad uccidere gli eretici. Il rione dei Patarini di Rimini,
definitivamente debellati, fu raso al suolo dai cattolici, che lo
maledissero e vietarono a chiunque di abitarvi.
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