|
DANTE - PAOLO E FRANCESCA
Home >
Storia >
Storia di Rimini
> Dante e Paolo e Francesca
STORIA RIMINI
STORIA MEDIOEVALE RIMINI
Amor, ch'a nullo amato: Dante e
Paolo e Francesca
Nel
V Canto dell'Inferno, il canto dei lussuriosi, Dante incontra le anime di
Paolo e Francesca, trascinate senza sosta da un turbine di vento. Il poeta
vede le due anime che pagarono con la morte l'adulterio commesso e, colto
dal turbamento che nasce dalla consapevolezza della potenza devastatrice
della passione amorosa, chiede alla sua guida Virgilio: "Poeta, volentieri /
parlerei a quei due che 'nsieme vanno, / e paion sì al vento esser
leggeri". (Dante, Inferno, V, 73-75) Paolo e Francesca, a differenza di
tutte le altre anime, sono in coppia e si muovono leggeri nel vento, poiché
sono ancora uniti dalla fatale passione amorosa che li legò in vita. Dopo
essersi avvicinati a Dante, Francesca rivolge la parola al poeta, e descrive
il suo amore: "Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, / prese costui de la
bella persona / che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende. / Amor, ch'a
nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer si forte, / che, come
vedi, ancor non m'abbandona. / Amor condusse noi ad una morte: / Caina
attende chi a vita ci spense". (Dante, Inferno, V, 100-107) Il nobile cuore
di Paolo si è aperto naturalmente all'amore per Francesca, che è ancora
vinta dall'intensità di esso, poiché l'amore non permette che chi è amato
non ami a sua volta. Francesca, infatti, si innamorò di Paolo con
un'intensità tale da non abbandonarla neppure dopo la morte, alla quale la
stessa passione amorosa condusse i due amanti.
|
|