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TESORI ARTISTICI DEL TEMPIO MALATESTIANO

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MONUMENTI STORICI RIMINI

MONUMENTI RIMINI

Tesori artistici del Tempio Malatestiano

Entrando nel Tempio Malatestiano è possibile ammirare, immediatamente a destra dell’entrata, il sepolcro di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Esso è composto da un basamento, ornato da un festone e due stemmi in rilievo, sul quale poggia un’arca di forma rettangolare. Proseguendo a destra vi è la Cappella di San Sigismondo. La  statua sull’altare è pregevole opera di Agostino di Duccio, il quale scolpì sulle pareti laterali della cappella anche gli angeli che sorreggono una cortina che incornicia, a sinistra, il pregevolissimo affresco di Piero della Francesca. Vi è poi, tra la prima e la seconda cappella, la Cella delle Reliquie, con il portale decorato dal rilievo raffigurante due angeli che cavalcano i delfini, opera di Agostino di Duccio e dai quattro Apostoli simboleggianti il Nuovo Testamento. Nella Cella delle Reliquie si trovava lo splendido affresco raffigurante Sigismondo Malatesta inginocchiato al cospetto di  San Sigismondo, suo  Santo protettore, opera del 1451 di Piero della Francesca, attualmente collocato nell’altare dell’ultima cappella sulla destra. Della Cappella di Isotta sono splendido vanto le formelle dei pilastri, raffiguranti angeli musicanti,  opera di Agostino di Duccio, autore anche dell’arca di Isotta.  Proseguendo si giunge alla Cappella di San Girolamo, conosciuta anche, per le splendide formelle di Agostino di Duccio raffiguranti i segni zodiacali, come Cappella dei Pianeti.  Tornando all’entrata del Tempio Malatestiano, sulla sinistra, di fronte alla Cappella di San Sigismondo, si trova la Cappella dei Martiri, detta anche Cappella della Madonna dell’Acqua, a motivo di una statua della Vergine del XIV-XV secolo, forse opera dell’anonimo “Maestro di Rimini”. Particolare interesse presenta l’Arca degli Antenati, posta in una nicchia nella parete sinistra della medesima cappella. Di marmo greco, scolpita nel 1454 circa, l’Arca degli Antenati presenta sul lato frontale tre partizioni. Nella partizione centrale vi è l’iscrizione dedicatoria agli Antenati. Nelle due partizioni laterali Agostino di Duccio scolpì a sinistra  il Tempio di Minerva, a destra il Trionfo. Proseguendo si incontra la Cappella dei Caduti, contrapposta alla Cella delle Reliquie. Sul portale si possono ammirare quattro personalità  bibliche rappresentati il Vecchio Testamento, speculari agli Apostoli della Cella delle Reliquie. Vi è poi la Cappella dell’Angelo Custode, conosciuta anche come Cappella dei Giochi Infantili, a causa delle meravigliose formelle raffiguranti putti pieni di vita intenti al gioco, capolavoro di Agostino di Duccio.  È possibile, infine, ammirare le splendide formelle, scolpite nel 1456 da Agostino di Duccio, raffiguranti le arti del “Trivio” e del “Quadrivio”,  della  Cappella di S. Gaudenzio o S. Agostino, detta anche, a motivo di esse, Cappella delle Arti Liberali. Particolare interesse presenta anche la tela raffigurante San Francesco che riceve le Stimmate, dipinta da Giorgio Vasari nel 1548, attualmente collocata nell’ultima cappella di sinistra, ma già sull’altare maggiore, ove attualmente è collocato il Crocifisso di Giotto.

 

 

 

 

SOMMARIO:

 

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