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CASTEL SISMONDO RIMINI
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Castel Sismondo
MONUMENTI STORICI RIMINI
MONUMENTI RIMINI
Castel Sismondo - Rimini
I lavori di costruzione di Castel Sismondo, fatto erigere da Sigismondo Pandolfo
Malatesta, a dominio della città di Rimini, attorno al palatium inceptum di Malatesta da Verucchio, iniziarono nel 1437 e
terminarono nel 1446. Castel Sismondo, nonostante le lapidi celebrative appostevi da Sigismondo, che gli attribuiscono la costruzione ex novo
dell’edificio, inglobò importanti edifici precedenti. Castel Sismondo fu costruito, infatti, nel luogo nel quale si trovavano
gli antichi palazzi duecenteschi dei Malatesta, in uno dei quali si tramanda abbia avuto luogo la tragedia di Paolo e Francesca. I lavori di
costruzione di Castel Sismondo determinarono inoltre l’abbattimento di numerosi edifici, fra i quali un convento ed il vescovado. Castel Sismondo, concepito come
fortezza ed allo stesso tempo castello residenziale, rifletteva le esigenze di agiatezza e di lusso della vita di corte ed intendeva
rendere manifesto il potere sulla città di Rimini di Sigismondo Pandolfo Malatesta, che ne curò personalmente i lavori. La costruzione di Castel
Sismondo, cui collaborarono rinomati specialisti, fra i quali, forse, anche Filippo Brunelleschi, fu infatti intrapresa in un periodo di
particolare prosperità economica e popolarità personale di Sigismondo, celebrato anche come architetto. Castel Sismondo, che attualmente ha
perduto la sua connotazione originaria, è raffigurato nella sua struttura originaria sulla medaglia celebrativa di Matteo de’ Pasti e
nell’affresco di Piero della Francesca conservato nel Tempio Malatestiano. Castel Sismondo, benché presentasse una commistione di
elementi di modernità ed arretratezza costruttiva, fu il primo degli edifici del Quattrocento a rendere manifesta l’esigenza di difesa dalle
armi d’artiglieria. Interamente costruito in laterizi, Castel Sismondo, che, circondato da un fossato con ponte levatoio a doppio carraio, aveva
l’aspetto di una cittadella fortificata ornata da merli ghibellini, aveva torri a pianta quadrata e presentava una ricca decorazione a
vivaci colori, attualmente quasi interamente perduta, composta da stemmi araldici ed intonaci dipinti in rosso, verde e bianco. Alla fine
del Quattrocento, con la caduta della signoria dei Malatesta, il castello fu impiegato unicamente per scopi militari. Nel Seicento fu
denominato Castel Urbano in onore di papa Urbano VIII.
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