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SIGNORIA DEI MALATESTA
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Signoria dei Malatesta
STORIA RIMINI
STORIA MEDIOEVALE RIMINI
Signoria dei Malatesta
Le
fonti storiche attestano che in tutte le città della Romagna le famiglie
nobili assunsero progressivamente il comando delle istituzioni comunali,
dando origine alle Signorie, che, emerse fra il Duecento ed il Trecento,
rappresentarono l’esito finale del Comune. La signoria dei Malatesta sulla
città di Rimini ebbe inizio nel 1295, quando Malatesta da Veruccchio, il
Mastin Vecchio, riuscì definitivamente a sconfiggere i suoi avversari,
mettendo fuori gioco le più potenti famiglie ghibelline di Rimini, i Gambacerri, gli Omodei e soprattutto i Parcitadi. Malatesta da Verucchio
ebbe ragione dei suoi avversari per mezzo di uno stratagemma. Quando nella
città di Rimini scoppiarono i tumulti, fingendo di aderire alla pace, egli
sciolse, infatti, le sue truppe, che però, rientrate durante la notte in
città attraverso la porta del Gattolo, sorvegliata da suoi fedeli,
sconfissero definitivamente i ghibellini. I Parcitadi, pur se imparentati
con i Malatesta, fuggirono da Rimini per non farvi mai più ritorno.
Malatesta da Verucchio ottenne, quindi, che alcune istituzioni del Comune di
Rimini fossero modificate a favore della sua famiglia, esautorando le altre
famiglie nobili locali. L’anno seguente, inoltre, Malatesta da Verucchio,
riconosciuto capo dei guelfi, riuscì, nel parlamento della provincia,
convocato a Rimini dal Rettore della Romagna, Guglielmo Durand, a portare a
termine una pacificazione generale. Nel 1299 lo stesso papa Bonifacio VIII,
riconoscendo i meriti del Mastin Vecchio nella pacificazione generale, gli
concesse i beni confiscati alla famiglia dei Bandi di Pesaro. Infine, nel
1303, Malatesta da Verucchio fu celebrato quale difensore del bene
pubblico e della città nei nuovi statuti del Comune di Rimini. Da allora
la signoria dei Malatesta sulla città di Rimini si protrasse incontrastata
per tre secoli circa.
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