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RIMINI E IL RISORGIMENTO
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STORIA RIMINI
STORIA
RINASCIMENTALE RIMINI
Rimini e il Risorgimento
Rimini fu, per tutto il Risorgimento, un centro importante, fulcro di
movimenti politici e fatti d'armi di grande importanza. La conquista della libertà e dell'indipendenza dagli Austriaci, stabilitisi nel Lombardo-Veneto,
divennero lo scopo di intere famiglie riminesi. Numerosi riminesi parteciparono, per più di una generazione, a cospirazioni e battaglie.
Alcune personalità parteciparono addirittura a ben sette campagne militari. Il nome di Rimini uscì dall'ambito locale con i proclami e la costituzione
di Murat, dai quali ebbe inizio lo stesso Risorgimento. Essi furono compilati ad Ancona, ma il loro nome rimase, a ragione, legato a Rimini.
Particolarmente importante fu il proclama agli Italiani, conosciuto come il “proclama di Rimini”, nel quale l'esortazione ad essere una nazione
indipendente contiene già tutto lo spirito risorgimentale. Esso non raccolse sul momento molti consensi, tuttavia nel periodo successivo, durante la
Restaurazione, le società segrete, fra le quali la Carboneria, iniziarono ad organizzarsi in attesa di potere agire. La Romagna fu una delle zone
principali di diffusione della Carboneria - che intendeva eliminare l'assolutismo e la dominazione straniera - al punto da indurre
Papa Pio VII
a scomunicare coloro che vi facevano parte. I Riminesi continuarono, tuttavia, a lottare, tornando alla ribalta con i moti del 1831.
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