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ORIGINI DI RIMINI
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STORIA RIMINI
STORIA ANTICA RIMINI
Le origini di Rimini
I reperti archeologici rinvenuti nel territorio di
Rimini testimoniano che l'area riminese fu frequentata dall'uomo sin
dall'VIII secolo a.C, molti secoli prima della fondazione della colonia
di Ariminum da parte dei Romani nel 268 a.C.. Rimini fu fin dalle
origini, rispettando la sua vocazione marinara, un piccolo emporio
costiero alla foce del fiume Marecchia, nel quale transitavano le merci
destinate al centro villanoviano egemone di Verucchio. Le tracce
archeologiche della presenza umana diventano a partire dalla fine del V
secolo a.C ed in concomitanza con la decadenza di Verucchio sempre più
numerose. Città etrusche ed umbre estesero, infatti, nel V e nel IV
secolo a.C., i loro interessi commerciali in Romagna, l'antica Cispadana
orientale. Gli umanisti hanno suggerito l'ipotesi che Rimini sia stata
fondata da Arimneste, un notabile etrusco, che, come ci ricorda il
periegeta Pausania, fu pellegrino nel santuario di Olimpia, in Grecia.
La compagine etnica e culturale del territorio riminese era varia
complessa. Come attesta lo storico romano Tito Livio (Liv., 5, 34), dal
IV secolo fino ai primi anni del III secolo a.C. si affermò il dominio
dei Celti, in seguito sconfitti dai Romani. La cultura celtica non ha
lasciato considerevoli tracce. Con l'aumentare dei commerci e l'aprirsi
di mercati nuovi l'emporio riminese divenne uno scalo fondamentale per
le merci e le persone dirette e provenienti da Spina, dal V al III
secolo a.C. importante snodo commerciale tra Etruschi e Greci. Sono
stati, infatti, rinvenuti numerosi frammenti ceramici databili alla fine
del V secolo - inizi del IV secolo a.C., fra i quali frammenti attici ed
etruschi, che testimoniano rapporti commerciali con l'Attica, l'Apulia,
la Campania e naturalmente Spina, ed evidenziano la prevalente vocazione
marittima e commerciale di Ariminum.
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