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MUSSOLINI A RIMINI
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STORIA RIMINI
STORIA MODERNA RIMINI
Benito Mussolini a Rimini
Il 21 settembre 1924
Benito Mussolini, che frequentò spesso Rimini, venne in
città. Il motivo ufficiale della visita era culturale, poiché il duce doveva assistere, nell'Arengo, alla commemorazione del poeta
Giovanni Pascoli,
tenuta da Alfredo Panzini. Durante la mattinata del 21 settembre, dopo essere stato salutato dalle gerarchie fasciste riminesi, egli si intrattenne
nella casa del fascio a Palazzo Renzi, in via Gambalunga, con
Carlo Chierici, direttore del giornale fascista "Prora", che gli mostrò una
colossale tempera in bianco e nero raffigurante la testa del duce, opera del pittore Luigi Pasquini. Esortato dal direttore della "Prora", che in seguito
pubblicò sul giornale l'opera, Benito Mussolini pose l'autografo sul ritratto, che, chiamato "il
mascherone", fu, in seguito alla caduta del
fascismo, miseramente nascosto in campagna. Verso mezzogiorno, dopo la commemorazione, le camicie nere, giunte a Rimini da ogni parte dell'Emilia
Romagna per rinnovare la loro fedeltà al duce, nella speranza di ottenere il via libera per eliminare tutte le opposizioni, lo chiamarono in piazza. Fu,
quindi, manifesto il vero motivo della visita a Rimini. Benito Mussolini, nella necessità di tenere sotto controllo gli squadristi, tenne un discorso
dalla ringhiera di Palazzo Garampi, che si concluse con l'ingiunzione alle camicie nere di attenersi ai suoi ordini.
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