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DALL' IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE ALLA DOMINAZIONE BIZANTINA
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STORIA RIMINI
STORIA ANTICA RIMINI
Dall'Impero
Romano d'Occidente alla dominazione bizantina
Nel
402 d.C. la scelta di Ravenna quale capitale dell'Impero Romano d'Occidente
rappresentò indubbiamente un evento importante dal punto di vista economico
e politico per l'intera Romagna e per Rimini stessa. Il secolo fu, tuttavia,
funestato da scontri e contese, rese più gravi dalle invasioni gotiche. Nel
412 d.C. lo stesso Alarico sostò nella città di Rimini per trattare con
l'ambasciatore dell'imperatore Onorio. Durante il regno di Teodorico
(488-526 d.C.) - che seguì alla caduta dell'impero romano d'Occidente (476 d.C.) - la Romagna e la città di Rimini vissero un periodo relativamente
stabile e prospero. I romani mantennero le funzioni burocratiche ed
amministrative e, nonostante le distribuzioni di terreni ai Goti, non
subirono espropriazioni. La stessa città di Rimini fu verosimilmente
fortificata da Teodorico, il quale, riconoscendone l'importanza militare,
ne ebbe particolare cura. La quasi ventennale guerra tra i Goti ed i
Bizantini (535-553 d.C.) provocò, invece, oltre alle distruzioni conseguenti
agli eventi bellici, gravi sconvolgimenti economici e sociali. Nel 538 d.C.
Rimini fu assediata dal goto Vitige e liberata dal bizantino Narsete. Nel
551 d.C. il comandante goto Usdrila fece abbattere la prima arcata del ponte
di Tiberio per impedire l'accesso ai bizantini di Narsete, i quali
attaccavano Rimini, da tre anni in possesso dei Goti. All'impoverimento
causato dalle alterne vicende della guerra si aggiunsero carestie e
pestilenze. I cittadini romani di Rimini persero progressivamente quasi
tutti i loro possedimenti terrieri, mentre numerosi mercanti e artigiani
orientali si stabilivano in una città impoverita. Durante la seconda metà
del VI sec. d.C., infatti, i bizantini si affermarono definitivamente nella
zona, provocando un flusso immigratorio proveniente dall’oriente greco che
coinvolse anche Rimini, città nella quale giunsero - come attestano le
epigrafi riminesi - non solo mercanti ed artigiani, ma anche medici ed
avvocati. I bizantini divisero il territorio in loro possesso in tre domini:
l'Esarcato di Ravenna, sotto controllo diretto di Costantinopoli - la Pentapoli marittima, di cui faceva parte Rimini - e la Pentapoli
mediterranea. Le città componenti le Pentapoli marittima e mediterranea
erano sottoposte ai duchi, altrimenti detti magistri militum. Nel
591 d.C. la città di Rimini - Caput Pentapolis - fu governata da un
duca. Nonostante le invasioni dei Longobardi, i quali nel 568 d.C.
conquistarono tutta l’Italia a nord del fiume Po - determinando la
distinzione tra Longobardìa e Romanìa - il dominio dei bizantini su questi
territori perdurò fino all'VIII secolo d.C..
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