|
BOMBARDAMENTO DI RIMINI
Home >
Storia >
Storia di Rimini >
Bombardamento di Rimini
STORIA RIMINI
STORIA MODERNA RIMINI
Rimini bombardata
I bombardamenti degli Alleati sulla città di Rimini ebbero inizio il 1°
novembre 1943 alle ore 11,45 circa. I bombardamenti dei bombardieri bimotori North American B-25 Mitchell della 12° Air Force americana, provenienti dal
mare, provocarono 68 morti, tra i quali vi era l'orefice Adamo Toni, capo dei comunisti clandestini. Durante il secondo bombardamento, effettuato il
26 novembre 1943, entrarono in azione, a tre riprese, i quadrimotore Boeing B-17, detti Fortezze volanti", del 301° Gruppo Bombardieri della 15°
Air Force americana, scortati dai caccia Lockheed P-38“Lightning". Rimini subì notevoli danni materiali, ma, fortunatamente, poche perdite umane,
poiché i Riminesi avevano iniziato a sfollare in campagna. Il giorno seguente, sabato 27 novembre 1943, Rimini subì un violentissimo
bombardamento durante il quale morirono 14 persone, tra le quali un Cinese e due Tedeschi. Circa cinquanta Boeing B-17“Fortezze Volanti”sganciarono,
infatti, in dieci riprese, ben 153 tonnellate di bombe. Il 28 dicembre 1943, tuttavia, il bombardamento fu ancora più pesante poiché 126 bombardieri -
105“Fortezze Volanti" e 21 Consolidated B-24 "Liberators”– sganciarono sulla città di Rimini 306,25 tonnellate di bombe. Durante i bombardamenti,
che colpirono l'intera città, fu lesionato il portale del Tempio Malatestiano e furono colpiti due rifugi, nei quali oltre 68 persone trovarono sfortunatamente la morte. Nei due giorni seguenti, 29 e 30
dicembre 1943, Rimini fu nuovamente bombardata da 25 Boeing B-17“Fortezze Volanti", che sganciarono 74,5 tonnellate di bombe al giorno. Dopo lo sbarco
alleato ad Anzio e Nettuno, il Comando Supremo Alleato, fermato sul fronte di Cassino dalla difesa tedesca, mise in atto l'operazione "Strangle", per
mezzo della quale dovevano essere tagliate le vie di comunicazione nemiche nelle retrovie. Rimini, nodo fondamentale delle vie di rifornimento
dell’esercito tedesco, divenne, quindi, l'obiettivo primario dei bombardamenti aerei degli Alleati anglo-americani. Il 21 gennaio 1944,
giorno del settimo bombardamento di Rimini, 35 Boeing B-17“Fortezze Volanti”sganciarono 108 tonnellate di bombe. La settimana seguente, il 29
gennaio 1944, 37 Boeing B-17“Fortezze Volanti”bombardarono nuovamente la città, sganciando 111 tonnellate di bombe. Durante questo bombardamento il
Tempio Malatestiano venne duramente colpito. Il 22 di marzo del 1944, un mese particolarmente sfortunato, 12 Consolidated B-24“Liberators”sganciarono su Rimini 30 tonnellate di bombe, mentre il 24 dello stesso mese
furono lanciate da 106 "Liberators”64,5 tonnellate di bombe incendiarie e 180,5 tonnellate di esplosivo, che si abbatterono sulla città
dal cimitero
di Rimini alla frazione di Miramare. I danni furono ingenti. Fra le perdite umane vi fu anche la nota cantante lirica
Irene Minghini Cattaneo. Il giorno
26 marzo furono sganciate da 19 Consolidated B-24“Liberators”47,5 tonnellate di bombe, mentre il giorno seguente, 27 marzo 1944, fu bombardata la
zona dell'aeroporto di Miramare di Rimini. Durante il mese di aprile del 1944 la città di Rimini subisce altri 4 bombardamenti, mentre il
19 maggio è colpita da un nuovo pesante bombardamento da parte di 68 "Fortezze Volanti", che sganciano altre 204 tonnellate di bombe. Gli Alleati
bombardano Rimini anche il 5, il 10, il 13 ed il 16 di giugno del 1944. Il bombardamento compiuto il 22 di giugno da 27 "Liberators”che sganciarono
sulla città 88,85 tonnellate di bombe, fu l'ultimo grande bombardamento di Rimini, poiché nei giorni seguenti e nei mesi di luglio ed agosto agirono
soprattutto bombardieri veloci e caccia-bombardieri che mitragliarono senza sosta le vie di comunicazione, lungo le quali si stava ritirando l'esercito
Tedesco. Le truppe alleate si stavano, infatti, avvicinando alla Linea Gotica. I 388 bombardamenti aerei,
navali e terrestri che subì Rimini, la città più colpita d'Italia, si spiegano, infatti, con la posizione strategica della città nella Linea Gotica.
|
|